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26/05/2007 - RIQUALIFICAZIONE DEL PERSONALE GIUDIZIARIO
Nella giornata di ieri, si è tenuto a Milano, un convegno organizzato dalla UIL al quale hanno partecipato il Sottosegretario Avv. Luigi LIGOTTI ed il capo del Dipartimento Dr. Claudio CASTELLI.
La riqualificazione del personale è stato l’argomento principale del dibattito.
L’Amministrazione, con trasparenza e franchezza, ha rappresentato lo stato dell’arte del progetto di ricollocazione del personale.
Il sottosegretario LIGOTTI ha illustrato, con dovizia di particolari, la strada che intende seguire e la sua disponibilità a verificare i vari canali per arrivare ad una tempestiva soluzione del problema, nonostante la posizione ostile del Ministro dell’Economia ed in parte dell’Avvocatura. Ha riferito di una volontà politica trasversale ( disegno di legge VITALI ed uno a firma di dell’UDC) e la disponibilità (palesata già in sede di commissione lavoro) a valutare congiuntamente con le altre forze politiche il progetto che meglio realizzi l’obiettivo.
Il Dr. CASTELLI, con eguale franchezza, ha ribadito le difficoltà spesso incontrate nel prospettare una riqualificazione che interessa un numero molto elevato di personale (42.000 unità) e soprattutto le difficoltà di aggirare gli ostacoli che la Corte Costituzionale ha stabilito per i passaggi verticali tra le aree.
L’Amministrazione ha illustrato il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 maggio u.s.
Il disegno di legge contiene dei punti fondamentali che è il caso di elencare
· La copertura finanziare. E’ previsto uno stanziamento di 117.000.000 di euro per il progetto (il 75% è finanziato dal FUA la restante parte sarà ricavata dall’aumento del contributo Unificato) · Le assunzioni di circa 3000 cancellieri nel triennio 2007/2009; · La nuova dotazione organica del Ministero della Giustizia, a seguito del nuovo progetto di riqualificazione;
A tali elementi positivi si deve aggiungere una indicazioni che il Consiglio dei Ministri ha preteso fosse contenuta nel disegno di legge .
· Il rispetto di un punto di equilibro (50%) tra la progressione verticale (passaggio di area) e l’acceso dall’esterno.
Su tale punto l’Amministrazione dovrà lavorare in Parlamento per far passare un emendamento che riduca, al numero delle assunzioni esterne (3000 persone), l’obbligo percentuale dell’Amministrazione per legittimare la progressione professionale di tutto il personale.
A tale soluzione l’Amministrazione ritiene di arrivare facendo leva sulle indicazioni contenute nelle varie sentenze della Corte Costituzionali in forza delle quali : in presenza di obiettivi costituzionalmente garantiti (art. 97 Cost. Buon andamento della P.A. …. ) si potrebbe derogare ai precetti costituzionali (percentuale di posti da riservare all’esterno)
A tal proposito con l’istituzione dell’’ufficio del processo, i cui effetti saranno quelli di ridurre i tempi di giustizia e garantire una maggiore efficienza per la collettività, i rappresentanti del Governo contano di riuscire a coltivare un dialogo costruttivo, anche con l’opposizione, per il conseguimento del risultato.
Alla soluzione Parlamentare sarebbe preferibile, come del resto sottolineato dal Sottosegretario avv. LIGOTTI, la soluzione della Commissione in sede deliberante che consentirebbe di abbreviare notevolmente i tempi per l’approvazione del disegno di legge.
Tale soluzione presuppone l’autorizzazione del Presidente della Camera e l’accordo tra tutti i gruppi presenti in Commissione.
Data la convergenza politica sull’argomento, a detta dei rappresentati del Governo, questa potrebbe essere la prima scelta.
Nel corso del convegno è emersa una nota stonata.
E’ stata addebitato lo stallo delle riqualificazioni a coloro che nelle sedi giudiziari hanno impugnato i bandi selettivi.
E’ il caso di evidenziare che con i ricorsi si è evitato che, solo per i Funzionari, si
· realizzasse la grande ingiustizia dei doppi passaggi di profilo professionale (da C1 a C3), con grave pregiudizio per tutti i cancellieri C2; · realizzasse la, altrettanto, grave ingiustizia di dover abbandonare la propria sede di lavoro per essere dirottati, qualora vincitori, in sedi lontane dalla propria residenza;
Si rimandano pertanto al mittente queste esternazioni consapevoli, tutti, che i ricorsi sono stati accolti da giudici ordinari, amministrativi e costituzionali e che lo stallo delle riqualificazioni è frutto dell’inerzia dell’Amministrazione e di quanti (sindacati compresi) non hanno tempestivamente recepito il contenuto dei provvedimenti giurisdizionali, che in altri settori del Comparto Ministeri ha condotto ad una immediata rivisitazione dei bandi selettivi ed una riqualificazione del personale secondo i principi di diritto affermati.
Cordialmente.
Roma, 26 maggio 2007
Il Componente della Segreteria ANFUGI Dr. Piero Muscarnera
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