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22/04/2002 - IL SENATO DA IL VIA LIBERA ALLA VICEDIRIGENZA
Finalmente l’Aula del Senato nella seduta del 17.4. ha licenziato il testo del disegno di legge di riordino della dirigenza e, per quanto ci riguarda più strettamente, il nuovo testo emendato sulla vicedirigenza. Il testo, come si è detto, è stato oggetto di alcune modifiche sollecitate dall’ AN.FU.GI. al sen. Saporito, "l’architetto" di questa riforma, cui va il plauso di tutti gli associati. Il nuovo testo emendato, che verrà pubblicato di seguito, ripassa alla Camera per l’approvazione, e confidiamo in una celere definizione di tale riforma tanto sospirata. In ogni caso la riforma esiste ed è realtà, con buona pace di tutti coloro che hanno invano tentato di vanificarla, ostacolarla, cercando di introdurre strani "buchi…" nell’area della vicedirigenza, e tentando di allargare ed introdurre "doppi o tripli salti mortali" tanto cari a coloro che in questi anni hanno di fatto trasformato la Pubblica Amministrazione in un limbo dantesco, nel quale schiacciarci ed appiattirci tutti. Una notizia di servizio per i colleghi della Giustizia. Il Tribunale di Reggio Calabria ha confermato l’ordinanza del Giudice Monocratico, dello stesso tribunale, con la quale è stata disposta la sospensione dei corsi di riqualificazione C3. Il Giudice del Lavoro di Roma, sempre in data 17.4 (poi continuiamo a dire che il 17 porta male), ha accolto il ricorso ex art. 700 dei colleghi di Roma, tra cui il nostro Segretario Aggiunto Vincenzo De Nictolis, contro sempre i famigerati corsi di riqualificazione. L’incontro del 19.4. con i rappresentanti ministeriali è slittato. Si spera che finalmente, dopo 1 anno di contenzioso e dopo che tutti i Tribunali d’Italia hanno tacciato questo contratto ed i corsi in ogni modo, il Ministro Castelli decida di "stracciare" un contratto integrativo "penoso". Tale scenario era stato rappresentato più volte nel corso di un anno di incontri con i "mandarini ministeriali", i quali, nonostante la mole di provvedimenti giudiziari contrari, hanno sempre glissato il problema. Valuteremo adesso, qualora si persistesse in questa percorso suicida, l’eventualità di adire la Procura Generale della Corte dei Conti, al fine di far luce sull’enorme spreco di denaro pubblico dovuto non solo per le spese di giudizio cui viene sistematicamente condannato il Ministero, ma anche quello eventuale e potenziale che ci sarebbe se il Ministero non desistesse dal continuare in questi corsi di riqualificazione. Ritornando alla vicedirigenza pubblichiamo il testo approvato, “alla faccia di tutti i riqualificati e riquaflicandi….”.
Disegno di legge 1052 Art. 17 - bis ( Vicedirigenza ) - 1 La contrattazione collettiva del comparto Ministeri disciplina l’istituzione di un’ apposita area della vicedirigenza nella quale è ricompreso il personale laureato appartenente alle posizione C2 e C3, che abbia maturato complessivamente cinque anni di anzianità in dette posizioni o nelle corrispondenti qualifiche VIII e IX del precedente ordinamento. In sede di prima applicazione la disposizione di cui al presente comma si estende al personale non laureato che, in possesso degli altri requisiti richiesti, sia risultato vincitore di procedure concorsuali per l’accesso alla ex carriera direttiva anche speciale. I dirigenti possono delegare ai vicedirigenti delle competenze di cui all’ art.27. - 2 La disposizione di cui al comma 1 si applica, ove compatibile, al personale dipendente delle altre amministrazioni di cui all’art. 1 c.2, appartenente alle posizioni C2 e C3 del comparto Ministeri; l’equivalenza delle posizioni è definita con decreto del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con il Ministro dell’ economia. Restano salve le competenze delle regioni e degli enti locali. - 3 L’attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo, anche per la parte relativa all’importo massimo delle risorse finanziarie da destinarvi, è definita in sede di contrattazione collettiva sulla base di un atto d’indirizzo del Ministro per la funzione pubblica all’ARAN. - 4omissis