A.N.FU.GI. - FUNZIONARI STATALI Aderente alla UGL / STATALI

 


18/04/2006 - ESISTE ANCORA LO STATO DI DIRITTO?


      Segnaliamo l’ennesimo abuso attuato dal Ministero nei confronti della categoria dei funzionari: veniamo ai fatti.

      Con circolare del 15 Marzo 2006 (diramata da molte Corti d’Appello e rinvenibile anche sul sito del Ministero) il Capo Dipartimento del DAG, d.ssa Iannini, nell’ottica della razionalizzazione delle spese di giustizia, ha affrontato l’impatto delle modifiche poste dalla legge 168/2005 al D.p.r 115/2002 (Testo unico in materia di spese di giustizia ).

      In particolare per il problema del controllo sulle dichiarazioni rese dalla parte nell’atto introduttivo ai fini del pagamento del contributo unificato dovuto, la circolare al punto 8.1 recita testualmente che “la modifica dell’ art 15 del T.U., con la soppressione dell’inciso ivi previsto, ha la finalità di consentire al funzionario un controllo in ordine all’effettivo valore della causa ed al corrispondente contributo da versare”

      Siamo sconcertati !!!

      Il Ministero ha attribuito in modo larvato al funzionario una competenza che il c.p.c. attribuisce (art 10) al giudice.

      Forse il Ministero vuole introdurre la figura del funzionario giudiziario in modo silenzioso?

      Ma se così fosse, ciò non può avvenire senza una delega legislativa e senza prevedere una indennità per i funzionari !!!

      Come saprete l’Anfugi ha proposto,sul modello di taluni ordinamenti europei, di istituire tale figura alla quale conferire talune competenze giurisdizionali specie in materia di volontaria giurisdizione.

      La disposizione ministeriale, (come avevamo paventato sul nostro sito fin da Settembre con un commento dal titolo lungimirante “Non siamo segugi”) ha, quindi, conferito alla cancelleria un controllo sostanziale (e non più solo formale, come avveniva con la originaria formulazione del T.U.) sulle dichiarazioni di parte spesso recanti un valore inferiore rispetto al petitum.

      Ma a parte le contestazioni sindacali sulla conferma della tendenza Ministeriale a fare del funzionario un comodo capro espiatorio in sede ispettiva, dalla circolare deriveranno notevoli problemi applicativi.

      Infatti è facile prevedere un conflitto difficilmente rimediabile tra l’interpretazione amministrativa del funzionario in sede di controllo e la valutazione giurisdizionale sul valore del causa.

      Per tali motivi l’Anfugi scriverà al Ministero per chiedere la revoca della circolare ed il ritorno al controllo solo formale della cancelleria.

      Si invitano tutti i colleghi ad associarsi alla nostra protesta per renderla più forte e partecipata.


Roma, 18 Aprile 2006

Il Segretario Aggiunto Anfugi
Vincenzo De Nictolis

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