A.N.FU.GI. - FUNZIONARI STATALI Aderente alla UGL / STATALI
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09/04/2004 - RITENIAMO UTILI ALCUNE CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLE ULTIME VICENDE SULLA RIQUALIFICAZIONE


Nell'augurare a tutti una serena Pasqua, pubblichiamo il contributo per chiarire definitivamente la posizione del nostro Sindacato in merito alle riqualificazioni.

      Lungi dal voler trasformare le procedure selettive in una guerra civile, cosa peraltro ben riuscita ai vertici dell'Amministrazione ed alle sigle sindacali che non ci rappresentano, è doveroso, in un clima di serenità, riportare le perplessità sulla persistente volontà del Ministero di continuare i corsi in assoluto contrasto con le decisioni che nel contempo sono intervenute e che hanno, ancora una volta, censurato una procedura selettiva illegittima.

      La nostra Associazione ha avuto, e spero continui ad avere, un grande merito. Quello di concentrare un gruppo di persone, sparse in tutt'Italia, che hanno dimostrato un senso di grande compattezza riuscendo ad intuire il modo ed i tempi per rendersi promotori di iniziative e posizioni proiettate alla tutela dei Funzionari. Grazie a molti colleghi siamo riusciti a focalizzare le problematica ed a coglierne gli aspetti più nascosti. Attività, vi assicuro che ha esaltato una acutezza ed una capacità di critica di elevatissimo contenuto e che ci ha consentito la prospettazione di un contenzioso che giornalmente ci premia.

      Oggi per un malinteso (colposo, doloso non entro nel merito) si è portati a pensare che i colleghi più giovani non rispettino le prerogative dei più anziani e che le attuali prese di posizione si sarebbero dovute risparmiare perchè di ostacolo ad un percorso formativo che è giusto ultimare.

      Riteniamo che il malinteso vada chiarito spostando la prospettiva.

      L'accordo, stipulato il 13 ottobre 2003, è ridicolo. Invitiamo tutti a dare una lettura all'analogo accordo del Ministero dell'Economia e Finanze che sintetizzando: ha consentito la partecipazione di tutti i Funzionari C2 alla procedura selettiva; ha attribuito reale valore alle prove di esame (con la previsione di un punteggio per la prova scritta ed orale, tale da consentire una reale selettività dei più capaci); ha previsto la validità delle graduatorie a cui fare riferimento nell'ipotesi di posti resisi disponibile dopo la suddetta riqualificazione.

      In breve, partecipare tutti alla procedura, creare un percorso formativo già di per sè gratificante, ma anche titolo per la prossima riqualificazione.

      Al contrario la nostra riqualificazione non gratifica, ma semplicemente penalizza. Penalizza i riqualificati (circa 570 persone, una parte di loro dovrà lasciare l'ufficio per ricoprire posti individuati nell'ambito nazionale), penalizza gli esclusi, mortifica tutti.

      E' il massacro delle alte professionalità da parte dei sindacati maggiormente rappresentativi.

      Veniamo al malinteso. La richiesta di una reale procedura selettiva, che necessariamente avrebbe riguardato tutte le aree, mirava e mira a consolidare la posizione dei Funzionari. Non ci si deve accontentare dei pochi che avanzano (570 persone), ma impegnarsi a frenare l'ascesa della moltitudine (20.000 figure professionali) ed evitare che gli stessi acquisiscano privilegi e posizioni ingiustificate.

      E' la piramide ribaltata che fa perdere posizione ai Funzionari.

      Quello che maggiormente temono i sindacati è che dal contenzioso, coltivato dalle figure apicali, emerga un obbligo di selettività reale che mal si concilia con lo scivolamento incondizionato.

      Ecco che la prospettiva della riqualificazione muta.

      Il contenzioso serve e serve per stabilire criteri selettivi oggettivi, trasparenti tendenti a gratificare realmente le persone che maggiormente si sono impegnati in un processo di miglioramento della P.A.

      La presente non vuole essere, me ne guarderei bene, una giustificazione al contenzioso ma una valutazione che consenta a tutti di capire che non è nella cultura dei Funzionari dare corso ad una guerra civile. Sono altri che hanno trasformato la compattezza in fragilità riuscendo nel loro gioco.

      Oggi sento parlare di comitati pro riqualificazione portati avanti da alcuni colleghi. Se così fosse la delusione sarebbe enorme, significherebbe travisare il senso delle iniziative che ritengono abbiano una solo prerogativa: il rispetto dei Funzionari.

      Rimane la speranza che gli altri soggetti sindacali, che inizialmente avevano avallato l'accordo del 13 ottobre, siano più acuti nel capire il senso dei ricorsi e obtorto collo, siano più lungimiranti nel mutare la loro opinione consapevoli che, di fronte alle continue pronunce e statuizioni, la volontà di perseverare nell'illecita procedure selettiva debba lasciare il posto ad una rivisitazione dei criteri e dei bandi di concorso.


Roma, lì 9 Aprile 2004

Vincenzo Maria De Nictolis
Piero Muscarnera